Lecce (domenica, 06 aprile 2025) — Il decreto “sicurezza” (ex ddl), entrato in vigore sabato 5 aprile 2025, ha acceso nuove polemiche. Tra le misure più controverse vi è quella volta contro le manifestazioni, criticata dall’Anm e considerata di scarso rilievo da molti magistrati.
di Valeria Russo
Un altro aspetto che ha sollevato indignazione è il divieto sulla cannabis light, contenente meno dello 0,5% di THC e priva di effetti psicotropi. Adriano Margiotta, imprenditore di Vernole e uno dei fondatori di Canapa Sativa Italia, ha espresso il proprio sconcerto, sostenendo che lo Stato italiano ha abbandonato migliaia di cittadini onesti. Insieme al fratello Alessandro, dal 2017 ha investito tempo e denaro in Salento Canapa, contribuendo allo sviluppo del settore. Uno studio realizzato da Mpg Consulting per Canapa Sativa Italia stima che l’impatto della norma sull’economia nazionale ammonti a circa 1,94 miliardi di euro, generando almeno 22.379 posti di lavoro e un gettito fiscale di 364 milioni di euro. Margiotta ha dichiarato che, da un giorno all’altro, operatori e imprenditori vengono equiparati a criminali, senza evidenze scientifiche o basi giuridiche concrete, in palese contrasto con le direttive europee. Infatti, il 4 ottobre 2024 la Corte di giustizia dell’Unione Europea aveva stabilito che gli Stati membri non possono imporre restrizioni alla coltivazione della canapa industriale se non supportate da prove scientifiche. Secondo Margiotta, l’Italia di oggi penalizza il merito e il reale contributo economico, seguendo slogan elettorali e interessi opachi.
Last modified: Aprile 6, 2025