Lecce (martedì, 04 marzo 2025) — Una sentenza definitiva ha messo fine alle angosce di una donna che da qualche anno lottava per tenere in sesto i conti e rischiava di perdere la casa. Il giudice ha premiato gli sforzi della signora per pagare i debiti causati non da sue inadempienze.
di Valeria Russo
I debiti si erano sommati da quando il suo stipendio da dipendente pubblica non bastavano più dopo la perdita del lavoro da parte del marito nel 2015. Al tutto si sono aggiunti i problemi di salute di uno dei tre figli minorenni della coppia. L’inflazione, poi, ha aumentato il carico. Il Tribunale di Lecce ha preso in considerazione tutti questi avvenimenti e gli sforzi della 50enne per sanare i debiti. Le è stato dunque concesso di rateizzare il residuo della somma “alleggerito” di circa 50000 euro, salvando così l’abitazione nella quale risiede la famiglia nel leccese. La sentenza dichiara che non c’è colpa grave, malafede o frode nel sovraindebitamento della donna che ha sempre cercato di assolvere ai suoi obblighi contratti con i finanziatori. Infatti la signora, con molta fatica, era riuscita a vendere un immobile per sanare una posizione debitoria nei confronti di una banca ma rischiava di perdere l’abitazione di residenza da quando, a metà del 2022, i tassi di interesse del muto ipotecario avevano avuto un’ impennata e dopo pochi mesi la situazione era diventata grave. Stanca e spaventata all’idea di vedersi pignorata la casa e lo stipendio, la 50enne ha chiesto aiuto ai consulenti legali di Aurora Soluzioni ed ha ottenuto l’approvazione del Tribunale.
Last modified: Marzo 4, 2025
